Jacques Santer

Jacques Santer
Jacques Santer nel 2024

Presidente della Commissione europea
Durata mandato	23 gennaio 1995 – 15 marzo 1999
Predecessore	Jacques Delors
Successore	Manuel Marín

Presidente del Partito Popolare Europeo
Durata mandato	23 gennaio 1987 – 15 marzo 1990
Predecessore	Piet Bukman
Successore	Wilfried Martens

Primo ministro del Lussemburgo
Durata mandato	20 luglio 1984 – 5 gennaio 1995
Predecessore	Pierre Werner
Successore	Jean-Claude Juncker

Presidente del Consiglio europeo
Durata mandato	1º luglio 1985 – 31 dicembre 1985
Predecessore	Bettino Craxi
Successore	Ruud Lubbers

Durata mandato	1º gennaio 1991 – 30 giugno 1991
Predecessore	Giulio Andreotti
Successore	Ruud Lubbers

Europarlamentare
Durata mandato	19 luglio 1979 – 18 luglio 1979

Durata mandato	20 luglio 1999 – 19 luglio 2004
Legislatura	I, V
Gruppo parlamentare	PPE
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politico	Partito Popolare Cristiano Sociale
Titolo di studio	Dottorato in giurisprudenza
Università	Istituto di studi politici di Parigi Università di Strasburgo

Jacques Louis Santer (Wasserbillig, 18 maggio 1937) è un politico lussemburghese.

È stato ministro, Primo ministro del Lussemburgo e presidente della Commissione europea.

Formazione

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Santer si laureò in economia all'Università di Strasburgo.

Carriera politica

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Incarichi di governo in Lussemburgo

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Santer è membro del Partito Popolare Cristiano Sociale ed è stato leader del partito dal 1974 al 1982.

Tra il 1975 e il 1979 Santer fece parte del Parlamento europeo. Nel 1979 venne nominato ministro delle finanze, del lavoro e della sicurezza sociale del Lussemburgo.

Il 20 luglio 1984 venne nominato primo ministro, incarico che svolse ininterrottamente fino al 20 gennaio 1995, mantenendo anche l'incarico di ministro delle finanze.

Nel febbraio 1986 Santer ospitò a Lussemburgo il vertice del Consiglio europeo che approvò l'Atto Unico Europeo. Dal 1991 al 1994 Santer fu anche governatore della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo.

Presidente della Commissione europea

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Santer venne nominato Presidente della Commissione europea nel gennaio 1995. Fu scelto dopo che il governo britannico pose un veto contro il candidato appoggiato dai governi francese e tedesco Jean-Luc Dehaene. Il processo di selezione del presidente, gestito con negoziati poco trasparenti tra i governi, venne aspramente criticato dal Parlamento europeo, che approvò la nomina di Santer con un margine molto stretto: 260 voti a favore, 238 contrari e 23 astenuti.

La Commissione Santer lavorò per preparare l'introduzione dell'euro e contribuì all'elaborazione del Trattato di Amsterdam del 1999.

La Commissione fu costretta alle dimissioni nel 1999, dopo che un'inchiesta indipendente aveva rivelato cattive pratiche di gestione ed amministrazione da parte di alcuni commissari. Visto il rifiuto dei commissari coinvolti di dimettersi e vista l'impossibilità per il presidente della Commissione di rimuovere dei commissari dal loro incarico, l'intera commissione si dimise il 15 marzo 1999. La presidenza venne assunta ad interim dal vicepresidente Manuel Marín, che gestì il periodo di transizione fino all'entrata in carica della Commissione Prodi.

Nella legislatura 1999-2004 Santer è stato membro del Parlamento europeo. Dal 2002 al 2003 fece parte anche della Convenzione europea incaricata di preparare la costituzione europea.

Altre attività

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Nel 1996 Santer entrò a far parte del consiglio di amministrazione della holding finanziaria "General Mediterranean Holdings" (GenMed) posseduta dal finanziere anglo-iracheno Nadhmi Auchi.

Attualmente Santer presiede il consiglio di amministrazione del museo d'arte moderna "Grand-duc Jean" (Mudam) di Lussemburgo.

Santer ha fatto parte della Commissione Trilaterale.

Onorificenze

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Onorificenze lussemburghesi

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Cancelliere dell'Ordine della Corona di Quercia

Cancelliere dell'Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo

Onorificenze straniere

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Gran Cordone dell'Ordine del Sole Nascente (Giappone)

— 2015

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Falcone (Islanda)

— 10 settembre 1990

Medaglia Gloria Artis d'oro (Polonia)

— 2008

Gran Croce dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo)

— 8 novembre 1990

Gran Croce dell'Ordine del Cristo (Portogallo)

— 12 novembre 1988

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Fedele Servizio (Romania)

— 2004

Premio Principe delle Asturie per le scienze sociali (Spagna)

— 1998

Onorificenze accademiche

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Docteur honoris causa

— Università di Alicante

Note

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^ Europe's presidential race: the form, in The Economist, 11 giugno 1998. URL consultato il 3 maggio 2011.
^ (ES) El nuevo Parlamento Europeo desaira a los líderes de los Doce con un fuerte voto de castigo a Santer El País
^ Tabella degli insigniti (XLS), su canord.presidency.ro.

Voci correlate

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Capi di governo del Lussemburgo
Commissari europei del Lussemburgo
Europarlamentari del Lussemburgo
Presidenti della Commissione europea
Commissione Santer

Altri progetti

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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jacques Santer

Collegamenti esterni

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(EN) Jeff Wallenfeldt, Jacques Santer, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Jacques Santer, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
(NL) Jacques Santer, su parlement.com, Parlement & Politiek.
(EN) Breve biografia di Jacques Santer CVCE - Centre for European Studies
(FR) Intervista video a Jacques Santer CVCE - Centre for European Studies

Predecessore	Commissario europeo del Lussemburgo	Successore
René Steichen	23 gennaio 1995 – 15 marzo 1999	Viviane Reding

Predecessore	Presidente della Commissione europea	Successore
Jacques Delors	23 gennaio 1995 – 15 marzo 1999	Manuel Marín

Predecessore	Primo ministro del Lussemburgo	Successore
Pierre Werner	20 luglio 1984 – 5 gennaio 1995	Jean-Claude Juncker

Predecessore	Presidente del Consiglio europeo	Successore
Bettino Craxi	1º luglio – 31 dicembre 1985	Ruud Lubbers	I
Giulio Andreotti	1º gennaio – 30 giugno 1991	Ruud Lubbers	II

Predecessore	Presidente del Partito Popolare Europeo	Successore
Piet Bukman	23 gennaio 1987 – 15 marzo 1990	Wilfried Martens

Controllo di autorità	VIAF (EN) 114830175 · ISNI (EN) 0000 0001 1033 1565 · BAV 495/289128 · LCCN (EN) no91021397 · GND (DE) 119255839 · BNF (FR) cb12520832j (data) · J9U (EN, HE) 987007432511705171 · CONOR.SI (SL) 42627939

Portale Biografie

Portale Politica

Portale Unione europea

[1] Europe's presidential race: the form, in The Economist, 11 giugno 1998. URL consultato il 3 maggio 2011.

[2] (ES) El nuevo Parlamento Europeo desaira a los líderes de los Doce con un fuerte voto de castigo a Santer El País

[3] Tabella degli insigniti (XLS), su canord.presidency.ro.

V · D · M Presidenti della Commissione europea
Alta autorità carbone e acciaio (1952–1967)	Jean Monnet (1952-1955) · René Mayer (1955-1958) · Paul Finet (1958-1959) · Piero Malvestiti (1959-1963) · Rinaldo Del Bo (1963-1967) · Albert Coppé (1967)
Comunità dell'energia atomica (1958–1967)	Louis Armand (1958-1959) · Étienne Hirsch (1959-1962) · Pierre Chatenet (1962-1967)
Comunità economica europea (1958–1967)	Walter Hallstein (1958-1967)
Commissione delle comunità (1967–2009)	Jean Rey (1967-1970) · Franco Maria Malfatti (1970-1972) · Sicco Mansholt (1972-1973) · François-Xavier Ortoli (1973-1977) · Roy Jenkins (1977-1981) · Gaston Thorn (1981-1985) · Jacques Delors (1985-1995) · Jacques Santer (1995-1999) · Manuel Marín (1999) · Romano Prodi (1999-2004) · José Manuel Barroso (2004-2009)
Commissione (2009–)	José Manuel Barroso (2009-2014) · Jean-Claude Juncker (2014-2019) · Ursula von der Leyen (2019-)

V · D · M Presidenti del Consiglio europeo e del Consiglio dell'Unione europea
Presidenti di turno del Consiglio europeo (1974-2009)	Valéry Giscard d'Estaing (1974) · Liam Cosgrave / Aldo Moro (1975) · Gaston Thorn / Joop den Uyl (1976) · James Callaghan / Leo Tindemans (1977) · Anker Jørgensen / Helmut Schmidt (1978) · Valéry Giscard d'Estaing / Jack Lynch e Charles Haughey (1979) · Francesco Cossiga / Pierre Werner (1980) · Dries van Agt / Margaret Thatcher (1981) · Wilfried Martens / Anker Jørgensen e Poul Schlüter (1982) · Helmut Kohl / Andreas Papandreou (1983) · François Mitterrand / Garret FitzGerald (1984) · Bettino Craxi / Jacques Santer (1985) · Ruud Lubbers / Margaret Thatcher (1986) · Wilfried Martens / Poul Schlüter (1987) · Helmut Kohl / Andreas Papandreou (1988) · Felipe González / François Mitterrand (1989) · Charles Haughey / Giulio Andreotti (1990) · Jacques Santer / Ruud Lubbers (1991) · Aníbal Cavaco Silva / John Major (1992) · Poul Schlüter e Poul Nyrup Rasmussen / Jean-Luc Dehaene (1993) · Andreas Papandreou / Helmut Kohl (1994) · François Mitterrand e Jacques Chirac / Felipe González (1995) · Lamberto Dini e Romano Prodi / John Bruton (1996) · Wim Kok / Jean-Claude Juncker (1997) · Tony Blair / Viktor Klima (1998) · Gerhard Schröder / Paavo Lipponen (1999) · António Guterres / Jacques Chirac e Lionel Jospin (2000) · Göran Persson / Guy Verhofstadt (2001) · José María Aznar / Anders Fogh Rasmussen (2002) · Kōstas Sīmitīs / Silvio Berlusconi (2003) · Bertie Ahern / Jan Peter Balkenende (2004) · Jean-Claude Juncker / Tony Blair (2005) · Wolfgang Schüssel / Matti Vanhanen (2006) · Angela Merkel / José Sócrates (2007) · Janez Janša / Nicolas Sarkozy (2008) · Mirek Topolánek e Jan Fischer / Fredrik Reinfeldt (2009)
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