Gino Montesanto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
image
Gino Montesanto

Gino Montesanto (Venezia, 21 gennaio 1922 – Roma, 5 luglio 2009) è stato uno scrittore e giornalista italiano.

«"Mi capita spesso di sentire l’inutilità dello scrivere, ma poi mi accorgo che nonostante dubbi e incertezze non so fare altro di meglio. Scrivere diventa una necessità segreta, o un vizio a cui non so sottrarmi, un modo per esprimermi di cui non voglio privarmi".»

Veneto di nascita, ma formatosi in Romagna con il poeta Marino Moretti, inizia a scrivere giovanissimo e sotto le armi forma uno stretto sodalizio con un gruppo di intellettuali ed artisti che sarebbe proseguito per tutta la vita: Michele Prisco, Mario Pomilio, Enrico Accatino, Pietro Guida, Silvio Loffredo, Orseolo Torossi, Luca Desiato.

Laureatosi a Genova si trasferì quindi a Roma nel secondo dopoguerra, esercitando l'attività di scrittore e giornalista, iniziando una pluridecennale collaborazione con la RAI. Come scrittore, adotta uno stile narrativo di espressione realista e di forte matrice cattolica che lo avvicina, ma lo discosta dal percorso parallelo di Pier Paolo Pasolini. Consapevolmente si avvicina al modello narrativo di Dostoevskij.

Notevole la produzione letteraria, che lo porta per tre volte in finale al premio Campiello, affermandosi come uno dei maggiori scrittori del dopoguerra. È inoltre vincitore del Premio Letterario Basilicata 1980.

Ha fondato la rivista Leggere, di cui è stato direttore, ed è stato capo redattore dal 1963 al 1965 della rivista La Fiera Letteraria. Ha lavorato anche come autore di programmi e come sceneggiatore per la RAI curando numerosi programmi culturali televisivi e radiofonici I giorni. Fu promotore e giurato del premio Soverato nel 1964.

Il suo archivio e la sua biblioteca sono oggi conservati a Cesenatico presso la Casa museo Marino Moretti.

Opere

| ]
  • Romanzi:
    • Sta in noi la giustizia, 1952;
      image
      Gino Montesanto con l'artista Enrico Accatino
    • Cielo chiuso, 1956;
    • La cupola, 1966;
    • Il figlio, 1975;
    • Le impronte, 1980;
    • Così non sia, 1985;
    • Re di sabbia, 1991;
    • Sottovento, 2000 (Nino Aragno Editore).
  • Altre opere:
    • Prima parte, 1972 (racconti);
    • Fino a Jùrmala, 1976 (diario di un viaggio in Unione Sovietica)
    • Date, 1988 (appunti di diario).

Note

| ]
  1. ^ La scomparsa di Gino Montesanto « IN PURISSIMO AZZURRO, su inpurissimoazzurro.wordpress.com (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2011).
  2. ^ Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  3. ^ Albo d'oro premio Basilicata, su premioletterariobasilicata.it. URL consultato il 27 marzo 2019.

Bibliografia

| ]
  • Giuseppe Zamarin (a cura di), Oltre il neorealismo. Guida all'opera di Gino Montesanto, Interlinea, 2003
  • A.A.V.V. cArte. L'archivio e la collezione di Gino Montesanto catalogo della mostra, Casa Moretti, Cesenatico, 2010
  • Antonio Carrannante, Scrittori a Roma. Sulle tracce di Gino Montesanto (1922-2009), in "Campi immaginabili", 2016, I-II, pp. 311-318.

Collegamenti esterni

| ]
    Controllo di autoritàVIAF (EN) 64134898 · ISNI (EN) 0000 0001 0909 2907 · SBN CFIV008440 · LCCN (EN) n89612411 · GND (DE) 11944822X · BNF (FR) cb12922807h (data) · J9U (ENHE) 987007421948205171
    image Portale Biografie
    image Portale Letteratura

    wikipedia, wiki, libro, libri, biblioteca, articolo, leggere, scaricare, gratis, download gratuito, mobile, telefono, android, ios, apple, telefono cellulare, pc, web, computer, Informazioni su Gino Montesanto, Che cos’è Gino Montesanto? Cosa significa Gino Montesanto?

    0 risposte

    Lascia una risposta

    Vuoi partecipare alla discussione?
    Sentiti libero di contribuire!

    Scrivi una risposta

    I campi obbligatori sono contrassegnati con * *