In italiano, la terza coniugazione verbale è quella dei verbi aventi l'infinito in -ire, erede della quarta coniugazione latina. Contiene all'incirca un migliaio di verbi a lemma nei dizionari di cui la stragrande maggioranza incoativi, cioè verbi che formano regolarmente la coniugazione con l'aggiunta di un infisso in alcune voci verbali.
* Sulle voci rizotoniche non è stato segnalato l'accento poiché impredicibile, potendo cadere su qualsiasi sillaba della radice a seconda del verbo.
Infinito
Participio
Gerundio
Presente
Passato
Presente
Passato
Presente
Passato
serv-ìre
avere servito
serv-ènte
serv-ìto
serv-èndo
avendo servito
Particolarità della coniugazione
Buona parte dei verbi della terza coniugazione, chiamati tradizionalmente verbi incoativi, sono verbi che nelle voci altrimenti rizoatone (per le persone 1ª, 2ª, 3ª singolari e 3ª plurale del presente indicativo e congiuntivo) presentano l'infisso -isc- tra radice e desinenza verbale (ader-isc-o, ammorbid-isc-ano); alcuni verbi presentano regolarmente entrambe le forme (ment-o e ment-isc-o), tutte e due regolari, generalmente con dominanza nell'uso di una delle due, o talvolta con specializzazione nel significato (parto (mi allontano); partisco (divido)).
Non esiste una regola per stabilire quali verbi richiedono l'infisso -isc-, tuttavia i verbi in -(c)hire, -cire, -gire e -glire (gli unici che presenterebbero problemi nel coniugare le voci rizoatone avendo vocali diverse da i- e e-) sono incoativi, ad eccezione di cucire, fuggire, (ri)uscire, e i rispettivi derivati:
- cucire (dal protoromanzo *cōsīre) mantiene inalterato il valore della -c- ([ʧ]) in tutta la coniugazione, aggiungendo una -i- diacritica nelle voci rizoatone (cuc-i-o, cuc-i-ano).
- fuggire muta la pronuncia della -g- in [g] nelle voci rizotoniche (fugg-o, fugg-ano), adattandola secondo le regole ortografiche.
- (ri)uscire è verbo irregolare. La -c- può avere il suono [k] (esc-o, esc-ono).
Per i verbi in -gnire la tradizione grammaticale ammette una doppia grafia nelle voci rizoatone con desinenze inizianti per i- (1ª persona plurale dell'indicativo presente, e 1ª e 2ª plurale del congiuntivo presente): una con -i- (insigniàmo), e una senza (insignàmo); anche se la prima rimane la scelta più caldeggiata dalle grammatiche e dai linguisti per una questione di omogeneità delle desinenze, pur essendo la -i-, in questo caso, un semplice segno diacritico.
Il participio presente di alcuni verbi presenta una desinenza latineggiante in -iente (sapiente) che talvolta convive accanto a quello semplice (dormente e dormiente) oppure specializzato unicamente come aggettivo (saliente).
Participi in -iente
Verbo
Participio latineggiante
participio regolare
Note
adempire
adempiente
Esistendo anche la variante adempiere, il participio può essere anche considerato come una forma regolare di quest'ultimo
dormire
dormiente
dormente
compire
compiente
Esistendo anche la variante compiere, il participio può essere anche considerato come una forma regolare di quest'ultimo
empire
empiente
Esistendo anche la variante empiere, il participio può essere anche considerato come una forma regolare di quest'ultimo
esaurire
esauriente
finire
finiente
finente
Solo d'uso letterale finiente
impedire
impediente
lenire
leniente
nutrire
nutriente
partorire
partoriente
patire
paziente
Anche compaziente < compatire
percepire
percipiente
progredire
progrediente
regredire
regrediente
riempire
riempiente
Esistendo anche la variante riempiere, il participio può essere anche considerato come una forma regolare di quest'ultimo
salire
saliente
salente
sentire
senziente
Anche acconsenziente < acconsentire, consenziente < consentire e dissenziente < dissentire
Presente: tra le desinenze arcaiche riscontrabili nel fiorentino si possono ricordare, (noi) servimo.
Imperfetto: antica e in uso fino all'Ottocento (io) serviva, da cui sincope poetica (io) servia , (egli) servia, (essi) serviano (arcaica (essi) servieno).
Passato remoto: in poesia: (io) servì, (egli) servio per servì, (essi) serviro.
Futuro: arcaiche e rare le forme: (io) serviroe, (egli) servirae.
Congiuntivo
Presente: arcaiche le forme originarie: (tu) serve; antichi e in uso sino all'Ottocento (tu) servi, (essi) servino;
Imperfetto: antica la forma poetica (io) servisse; e solo antiche le forme (egli) servissi, (essi) servissono o servissino o servisseno.
Condizionale
Presente: arcaico: (essi) servirebbono anche poetico servirieno; poetiche le forme (io) serviria, (egli) serviria, (essi) serviriano.
Note
Bibliografia
Luca Serianni, Italiano. Torino, Garzanzi, 1988. XI. 79-84 ISBN 9788811504887
Bruno Migliorini, Carlo Tagliavini, Piero Fiorelli. Dizionario d'ortografia e di pronunzia RAI, 2008 (versione in linea Archiviato il 29 gennaio 2013 in Internet Archive.)
Voci correlate
Prima coniugazione
Seconda coniugazione
Verbi incoativi
Verbi irregolari italiani
Altri progetti
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Wikizionario
Wikizionario contiene una categoria sulle coniugazioni dei «verbi italiani di terza coniugazione»
Collegamenti esterni
"Sul digramma gn e sulla presenza della i in forme verbali come guadagniamo" sul sito dell'Accademia della Crusca
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